Arriva. Come tutto, prima o poi arriva. E' arrivato tutto quello che hai. Il resto, arriverà. Tranne il sonno.
Hai fatto il culo tutta la settimana. Sei stanco come un somaro, ma il sonno non arriva. E sono le quattro di notte di un venerdì di autunno. Domani c'è onda. Ha fatto il ventone già da giovedì e hai passato due giorni con il muso spiaccicato sul vetro della finestra di quella merda di ufficio che ti mangia ogni giorno di più. E così, in quei giorni, ti sei un pò mangiato il fegato, ripensando a quando non avevi tanti impegni, tante responsabilità, tanto bisogno di soldi, di sicurezza, per te e per i tuoi. Poi è comparsa l'immagine di tuo figlio, il sorriso con cui ti accoglie la sera e lo sguardo che cerca certezze del mattino appena si sveglia. Ma anche i rimpianti di quando potevi stare al mare h24 e aspettare anche il primo soffio di libeccio per poter dire 'io c'ero'.
Il tempo è passato.
La vita è così.
E nuove avventure sono arrivate.
Tutto arriva. Ma non il sonno. E sono già le cinque. E allora si rifanno sotto i vecchi dubbi. Sulla vita che sognavi da bamboccio, con la tavola sotto il braccio in giro per il mondo e nient'altro da pensare. Demoni che ti soffiano in un orecchio quando sei più debole o più stanco. Poi rinvieni dalle cazzate. Ti concentri su chi ti dorme a fianco, su quello che ti da ogni giorno. Su quello che hai fatto, che hai costruito. E arriva dentro un senso di pace. Arriva la sensazione che la bestia finalmente dorme. Tutto arriva. Ma il sonno ancora no. Poi, alle sei, rinunci. Ti alzi. Dai un bacio a chi dorme ancora, ti carichi la tavola in macchina e vai al mare. Sei distrutto da una notte di 'gira e rigira' a letto e già sai che un'ora in acqua ti farà sentire sventrato come se avessi fatto la maratona di New York. Anzi...visto come ti senti, magari finisce che guardi il mare, fai colazione e te ne vai a dormire perchè non ti senti proprio in condizioni. Sei al mare. Parcheggi. Ti affacci sullo spot di sempre. Senti le energie che tornato. Una scossa ti fa fremere. I gangli si cominciano ad aprire e, come sempre, ti scappa da cagare. Non fa freddo, ma se anche lo facesse, non lo sentiresti. Sono le sei e diciotto e non c'è nessuno in acqua. Cominci ad avere quel lieve tremore che hai sempre quando sta per succedere...ti senti isolato da tutto...lontano dai demoni della notte....eccola...è la serie.... ...arriva.
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